La dichiarazione del presidente della FED, Janet Yellen, che ha sottolineato come un rialzo dei tassi nel corso dell’anno potrebbe ancora essere valutato, è stata recepita dagli investitori come un monito verso i mercati azionari per cui si devono ancora attendere scenari migliori.
L’economia rallenta: i dati statunitensi prospettano un tasso di crescita per il trimestre che si sta per concludere di appena l’1,4% abbinato alla scarsa inflazione lasciando quindi poco spazio alla FED per agire in termini di variazione di tassi.
Anche in Giappone non ci sono segnali incoraggianti e S&P ha declassato il Giappone nel corso della settimana. Pochi giorni fa il Giappone ha annunciato un diminuzione dell’inflazione pari a 0,1%.
La prima indicazione del tipo che arriva dal Sol Levante da Aprile 2013 dopo e nonostante i poderosi sforzi del governo Abe per far avvenire l’opposto e stimolare la crescita. Tutti falliti come è ovvio ritenere visti i risultati raggiunti ma il governo giapponese non desiste dalla strategia sinora adottata e proietta persino raddoppi di investimenti in questa direzione.
“E’ il momento di entrare in una nuova fase” ha dichiarato il primo ministro nipponico, senza specificare dettagli. La mossa non è passata inosservata agli occhi di Yellen che ha commentato: “La recente storia giapponese è da ritenersi istruttiva visto che tutte le banche centrali stanno affrontando lo stesso problema”.
Alessandro Cornici
(Liberamente estratto dalla redazione di OreGold Investimenti da articolo pubblicato sul sito www.usagold.com)